Tra i pochissimi programmi pensati e scritti per o ragazzi, una lodevole menzione va a James, serie TV giunta alla quarta stagione, prodotta da Stand By Me e in onda su Rai Gulp dal lunedì al venerdì alle 20.15 dallo scorso 7 marzo. I nuovi episodi sono disponibili in streaming su RaiPlay.
Sin dal suo inizio, la serie vuole mettere in evidenza il difficile percorso dell’adolescenza con le sue problematiche tipiche. La narrazione allunga lo sguardo anche su questioni sociali di stringente attualità, come il bullismo, il cyberbullismo, le molestie, l’adescamento online. In questa nuova stagione, inoltre, si affronta anche la dipendenza da gioco online.
Il cast di Jams 4 stagione
Attraverso le avvincenti storie dei protagonisti, il titolo di Rai Gulp vuole mirare al cuore degli adolescenti, spingendoli a condividere le loro ansie, le loro paure, le loro difficoltà con gli amici e con la famiglia, in modo da poterle superare.
Chi sono i Jams? Alice, Joy, Max e Stefano sono quattro ragazzi molto amici tra loro, che attraversano quel limbo di vita in cui non si è più bambini, ma neanche adulti. Per diventarlo, attraversano un percorso a volte difficile, tortuoso e spesso insidioso. E per far sì che lo superino indenni, bisogna dare loro gli strumenti giusti.
La new entry Dario
In questo la serie viene in aiuto. Con una narrazione simpatica e accattivante, Jams li porta ad avere maggiore consapevolezza della loro età e delle problematiche ad essa legate. La quarta stagione, denominata I Jams #amiciziaquellavera, tratta la questione dell’inclusività. Ecco, quindi, l’ingresso nel gruppo di Dario, un ragazzo disabile che porrà l’accento sull’uguaglianza di genere.
Jams 4, quante puntate sono
In un periodo così delicato della loro vita, i ragazzi dovranno capire chi sono e cosa vorranno essere da grandi e quanto sia importante essere uniti per poter cambiare le cose. Nel corso delle 20 puntate, i protagonisti di Jams raccontano le nuove sfide che si troveranno a vivere, non ultimo il primo esame della loro vita, cioè l’esame di terza media.
Attraverso l’evoluzione positiva delle problematiche raccontante, saranno di grande supporto per i loro coetanei, convincendoli a non tenersi tutto dentro, ma ad aprirsi. A interagire, cioè, con genitori e amici per superare l’adolescenza con minori danni possibili.
