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Becoming Michelle Obama, storia di un’icona

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‘A volte hai bisogno di un po’ di carica per far qualcosa’. Si apre così Becoming, il documentario su Michelle Obama, disponibile su Netflix dallo scorso 6 maggio. Il racconto della ex First Lady parte dalle immagini dello United Center di Chicago, poco prima dell’inizio della prima tappa del tour che l’ha vista protagonista. Un lungo viaggio che l’ha portata da un lato all’altro degli Stati Uniti per promuovere il suo libro, Becoming, e raccontare chi è Michelle Obama.

Il punto di arrivo e di partenza

L’arena di Chicago è punto di arrivo e di partenza insieme. Partenza per la promozione del libro e inizio della nuova vita lontano dalla Casa Bianca. Arrivo perché Chicago è la sua città natale e il viaggio dal sobborgo in cui è cresciuta allo United Center è stato lungo e denso di tappe.

Ciò che emerge ascoltando Michelle Obama è la straordinaria capacità di mostrarsi così com’è. Gli otto anni di protocolli non hanno intaccato la sua natura e chi assiste alle interviste non ascolta la moglie dell’ex Presidente degli Stati Uniti. Ascolta una donna, che con le sue forze, ha raggiunto tutti i traguardi che si era prefissata. Ascolta una storia che, a differenze di tante altre, può fare la differenza.

‘Adesso è tutto diverso, e lo sarà per sempre’, afferma con lucida schiettezza. Nelle sue parole non vi è un briciolo di ipocrisia, solo crudo e giusto realismo. Consapevolezza, inoltre. Becoming è il titolo del suo libro ed è anche la fase di vita che sta attraversando: da First Lady a qualcos’altro. Non sa ancora chi ‘she is becoming’, ma sa bene chi è stata prima. Ancora prima della Casa Bianca.

L’inizio di ‘Becoming’

Gli otto anni a Washington, infatti, sono stati un coacervo di esperienze, ma la parte importante ‘è accaduta prima’. Il riferimento è alle radici, alla famiglia, al percorso di vita che l’ha vista protagonista. Racconta di quando si è sentita discriminata, di quando le è stato detto che non avrebbe mai frequentato Princeton, di quando l’hanno fatta sentire inadeguata.

Ed è lì, dalle delusioni, dalle batoste, che Michelle Obama ha tratto la forza per affermarsi, per realizzarsi, infischiandosene di ostacoli e pregiudizi in nome della meritocrazia. Ecco che la famiglia gioca un ruolo importante. Il nonno, discriminato perché nero e non abbiente, si è visto chiudere tanto porte e sperava che i nipoti riuscissero a emergere.

Michelle Obama, poi, apre alle telecamere le porte della casa in cui è cresciuta. Famiglia appartenente alla working class con un padre malato di sclerosi multipla. Nonostante le difficoltà, quattro persone unite da un affetto profondo. In Becoming compaiono sia la madre sia il fratello, ‘la mia prima cotta’, dice.

Da donna comune a icona

Il tour mostra anche gli incontri a latere con fan, sostenitori e ragazzi. Chiunque la incontri è incantato dalla sua personalità. Michelle, dal canto suo, sa come entrare in contatto con chi le sta di fronte e sa che è la gente la sua vera ricchezza.

”It’s important to make sure I take every person as they come up. I Look them into the eye, take in the story’.

‘Sembra una danza emotiva e sociologica con le persone’, dice. ‘È importante accogliere ogni persona appena si avvicina. Non mi guardo intorno, non guardo oltre. Lo guardo dritto negli occhi, ascolto la sua storia’.

Ecco il segreto per diventare e continuare a essere un’icona. Perché è questo che è diventata.

Parla anche del suo rapporto con Barack e dei compromessi che ha dovuto accettare, diventando moglie e madre. Senza perdere di vista sé stessa. ‘Non volevo essere un’appendice dei suoi sogni. Ho capito che la mia felicità non doveva dipendere dalla sua capacità di rendermi felice’, dichiara.

Il sogno americano e il ruolo della donna

Michelle Obama non rappresenta solo il sogno americano, ma è il manifesto di tematiche estremamente attuali: l’indipendenza e l’intraprendenza femminili, la donna madre e lavoratrice, la scalata sociale, l’importanza della famiglia e il rispetto delle radici. È un simbolo di forza e funge da esempio.

Racconta sé stessa, porta la sua testimonianza e milioni di occhi rimangono in silenzio ad ascoltarla. Ha costruito il personaggio dopo aver costruito la persona. Ogni traguardo raggiunto è frutto di un duro lavoro, ancora prima che la politica stravolgesse la sua compagine familiare.

Becoming ha il pregio di mostrare l’umanità di Michelle Obama e lo fa puntando i riflettori a tuttotondo, dal rapporto con il pubblico ai legami familiari, passando per gli ostacoli che ha incontrato durante il cammino. È il ritratto di una donna comune, certa che la costanza e la preparazione paghino. ‘Nel mondo ci sono milioni di Barack e Michelle Obama’, dice, quasi a voler sminuire la straordinarietà del percorso fatto da lei e dal marito.

Il taglio promozionale di Becoming

Se una critica può esser mossa, essa risiede nella decisione di non esulare dal taglio promozionale. Il racconto è costruito e sviluppato al fine, sì, di raccontare chi è Michelle Obama, ma sempre all’interno di ciò che viene raccontato nel libro.

Forse meno spezzoni delle tappe del tour a fronte di più interventi di Mrs Obama avrebbero reso Becoming ancora più intimo e interessante.

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