Ballando con le Stelle 2020 vede tra i suoi protagonisti Alessandra Mussolini, un personaggio fuori dagli schemi. Coriacea, eclettica, iperattiva, passionale, nulla fa per nascondere alcuni aspetti del suo carattere. Anzi, sembra che, laddove ci sono contrasti che riguardano la sua persona, ci sguazzi.
È un personaggio dalle mille sfaccettature, che non ha lasciato nulla di intentato. È stata attrice, cantante, deputata, europarlamentare, medico, madre. Adesso è anche ballerina. Si presenta alla ribalta televisiva e politica come una donna forte, battagliera, a volte provocatrice; se attaccata, contrasta il suo interlocutore con modi pittoreschi e folkloristici.
Alessandra Mussolini contro tutti
Gli schermi televisivi sono custodi di alcune estemporanee della Mussolini. Per citarne qualcuna: a Porta a Porta si sono consumate liti con l’allora ministro Bellillo e con Vladimir Luxuria; a L’Aria che Tira quella con Alan Friedman; a La Pupa e il Secchione il celeberrimo scontro con Vittorio Sgarbi.
È una persona esuberante, che porta scompiglio ovunque vada, nel bene e nel male. A Ballando con le Stelle non si è risparmiata nei siparietti con Selvaggia Lucarelli, ha messo in mostra la sua veracità, anche se spesso provocata dal giurato dalla forte propensione alla provocazione.
Entrambe hanno adottato modi e parole discutibili: il vaiassa dell’una e il bestia dell’altra danno la dimensione di come spesso si travalichino i limiti del buonsenso. Si punzecchiano vicendevolmente. La Lucarelli dovrebbe attenersi a giudicare le performances tersicoree della Mussolini e, di contra, quest’ultima potrebbe non inscenare una sceneggiata ad ogni provocazione del giudice.
La nuova vita sulla pista da ballo
In mezzo a questo sipario al cianuro tra le parti, viene sacrificato il lavoro di Maykel Fonts, maestro ballerino della Mussolini, e la godibilità delle esibizioni. Infatti, stante il giudizio dei giudici, la coppia Mussolini-Fonts non è niente male (nella quarta puntata si sono classificati al secondo posto).
Sul palco di Ballando, Alessandra Mussolini volteggia con leggiadria. Tra un cha cha, un freestyle e un charleston, mette in luce l’impegno che sta profondendo, nonostante qualche incidente di percorso. Potrebbe mantenere un low profile e non fomentare il gioco della giurata.
Il peso del cognome
L’albero genealogico non è di aiuto a questa donna con sangue romagnolo e napoletano. Nipote del mito cinematografico Sofia Loren, da parte di madre, e del Duce, da parte di padre, figlia del pianista jazz Romano: considerando la genia illustre, ma pesante, non deve essere stato facile farsi largo. Al di là delle affermazioni discutibili del passato, che l’hanno esposta a copiose critiche, la sua posizione sociale la pone in una condizione in cui forse non è contemplato l’oblio, dove l’unico modo per avere voce è affilare le unghie, corazzarsi e vestire i panni da guerriera.
Ed è la guerriera che vediamo nelle sue esibizioni, che si concede al ballo con impegno e precisione. Solo per questo deve essere giudicata, senza preconcetti. Così facendo, si riuscirà a scardinare quella corazza che, forse, ricopre un cuore burroso.