Nella centrifuga di retorica che ha travolto il 25 novembre, un messaggio si è distinto tra gli altri. Quello di Massimo Bernardini a TV Talk nella puntata di sabato 27. Il conduttore del programma di Rai 3 ha offerto la propria testimonianza, la propria visione della violenza sulle donne con un breve intervento coraggioso, profondo e toccante.
Bernardini: ‘Da adolescente ho alzato le mani su mia madre’
‘Io non sono più bravo degli altri uomini. Da adolescente ribelle, confuso, ignorante, ho alzato le mani su mia madre’. Bernardini apre così, parlando del suo privato, che arriva come un pugno in pieno volto. ‘Mi ribellavo al suo affetto, che sembrava soffocarmi, ma non capivo nulla della profonda infelicità che mia madre stava vivendo. Lei è scomparsa da anni, ma in segreto – vi giuro – provo rimorso ogni giorno per questa cosa. Come per tutte le volte che ho trasceso urlando verso una donna, ho usato parole volgari come facciamo noi uomini deficienti in privato’.
Massimo Bernardini prosegue fino a centrare il punto. ‘Il nodo dietro questa violenza fisica e verbale è quello della la libertà. La libertà inviolabile delle donne con cui viviamo, della loro diversità che non va sopportata, ma va amata, della non proprietà dell’altro che uomini e donne devono saper vivere fra loro’.
‘Me lo hanno insegnato poco alla volta Bob Dylan e il Vangelo’, dice. ‘E in 50 anni di rapporto con mia moglie. (…) ho preso solo una volta a 16 anni un grande sberlone da lei perché con altri due amici abbiamo fato finta di buttarla in un canale e ahimè l’abbiamo profondamente spaventata’.
Un mea culpa collettivo
Infine, il messaggio alle donne, che suona come un mea culpa collettivo e un punto da cui partire. ‘Care donne, l’educazione è quello che serve a noi maschi. Ce l’ha detto benissimo il Presidente Mattarella in questi giorni: ‘Educare al rispetto, educare alla parità, educare all’idea che mai la forza può costituire uno strumento di dialogo. Già nelle famiglie si deve diffondere questa educazione e poi nelle scuole, fin dalla prima infanzia’. Ecco il prezzo da pagare per noi uomini anche in termini giudiziari non sarà mai abbastanza alto quando si è offesa violentata e persino uccisa una donna‘.
Per tutte le volte che ho trasceso urlando verso una donna. Ho usato parole volgari, come facevano i deficienti uomini, in privato. @MaxBernardini contro la #violenzasulledonne #tvtalk @RaiTre pic.twitter.com/BB0xMGaV3a
— Tv Talk (@TvTalk_Rai) November 29, 2021
Il monito di Massimo Bernardini
La chiusa del monologo di Massimo Bernardini vale più dei fiumi di inchiostro e dei milioni di post che ogni anno, il 25 novembre, invadono giornali e social media. ‘Care donne, l’educazione è quello che serve a noi maschi. Il prezzo da pagare per noi uomini, anche in termini giudiziari, non sarà mai abbastanza alto quando si è offesa, violentata e persino uccisa una donna‘.
Il nodo è davvero tutto qui: educare e rispettare una donna prima che diventi vittima. Un concetto fondamentale, di facile comprensione, troppo spesso superato, offuscato, schiacciato da cattiveria, malvagità e anche retorica. Troppa.
Il messaggio di Massimo Bernardini è potentissimo. Lo è perché lo lancia dal suo pulpito, quello di TV Talk, programma che conduce da quasi vent’anni. Lo è perché, per parlare di violenza sulle donne, parte da un’esperienza privata non facile da rendere pubblica. E’ potente perché ammettere di aver sbagliato di fronte a milioni di telespettatori e farlo senza edulcorare, senza ipocrisia, richiede una certa dose di coraggio.
Bernardini chiede pubblicamente scusa alla madre e alla moglie e a tutte le donne. Insegna che è un problema culturale, ma che con l’educazione al rispetto si può – e si deve – arginare.
La retorica della TV e della società
La televisione si occupa di violenza sulle donne tutti i giorni, ma solo il 25 novembre si eleva un’ondata di solidarietà che purtroppo sa più di appuntamento fisso che di impegno vero e proprio. Le parole di Bernardini lo dimostrano quando parla di ‘parole volgari’ usate da ‘noi deficienti uomini fra noi in privato’.
Il problema, però, è che le stesse parole cattive e misogine spesso sono utilizzate anche dalle donne contro le altre donne. E per fare un passo in avanti è necessario che donne e uomini si coalizzino e inizino a guardare verso un obiettivo comune: rispettare l’altro e il prossimo. Sempre e a prescindere.
Il merito di Massimo Bernardini e di TV Talk
Ancora una volta, TV Talk si distingue dalla superficialità del piccolo schermo, scavando dentro i temi di attualità e offrendo una lettura diversa, più profonda, più puntuale di mille servizi copia e incolla riproposti anno dopo anno.