Una Cenerentola 2.0. E’ il ritratto che emerge da Soy Georgina, serie Netflix in 6 episodi incentrata sulla vita di Georgina Rodriguez, la compagna di Cristiano Ronaldo, uscita il 27 gennaio 2022. Un reality show in cui ‘Gio’ si racconta nella sua quotidianità divisa a metà tra i quattro figli e gli impegni personali.
Di primo acchito, Soy Georgina potrebbe risultare una furba operazione di marketing per dar voce alla compagna del calciatore più importante al mondo. Un’operazione finalizzata a crearle il giusto spazio e la giusta luce per iniziare ad affermarsi come Georgina e basta. E forse lo è pure, ma l’identikit firmato Netflix non disturba grazie alla totale assenza di ipocrisia.
La favola di Georgina Rodriguez
‘Mi chiamo Georgina Rodriguez, ho 27 anni e cinque anni fa la mia vita è cambiata’. Inizia così la favola moderna di una ragazza la cui vita è stata stravolta da un incontro fortuito. Uno degli innumerevoli sliding doors che capitano a tanti, ma che forse in pochi hanno il coraggio e la fortuna di riconoscere e vivere.
L’incontro fortuito è quello con Cristiano Ronaldo, ça va sans dire. Georgina lavorava come commessa in un negozio di alta moda. Un giorno si scontra con il calciatore e, sbam, colpo di fulmine. Cupido scocca le sue frecce e, qualche tempo dopo, i due si innamorano. Il resto è storia.
Una storia che potrebbe risultare stucchevole, troppo patinata e poco interessante, ma che invece si srotola su un registro dolce, distante dallo stereotipo della arricchita arrogante. Il cliché per chi conosce ricchezza e popolarità improvvise. Già dai primi minuti, Soy Georgina incuriosisce, per sbirciare non dentro le magioni di Cristiano Ronaldo, ma dietro l’immagine della sua compagna. Una ragazza venuta dal nulla che, nonostante tutto, mantiene le caratteristiche della ragazza della porta accanto.
Ai viaggi in jet privato, allo shopping nei più grandi atelier di alta moda, alle vacanze in yacht fanno da contraltare l’amore per il compagno, le attenzioni per i figli, il rapporto con la propria famiglia d’origine e con gli amici più stretti e la voglia di catturare una propria luce. Una luce che ha ricercato anche in Italia, partecipando al Festival di Sanremo 2020 in qualità di co-conduttrice per una sera.
Recensione di Soy Georgina
Ecco, dunque, un excursus sulla vita di Georgina che va dai suoi primi anni di vita all’incontro fatidico con Cristiano, passando per l’amore per la danza, il rapporto con il padre e le difficoltà comuni a molti. Una ragazza comune con pochi mezzi a propria disposizione, ma che ha sempre lavorato a testa bassa, convinta che la vita le avrebbe riservato qualcosa di speciale. Un sogno romantico? Forse, ma ciò che emerge nei 6 episodi della serie Netflix è il ritratto di una giovane donna rimasta con i piedi per terra.
A differenza di altre serie o altri reality con protagonisti personaggi famosi, in Soy Georgina manca l’elemento trash, ovvero quell’insieme di esagerazione, capricci e atteggiamenti che rendono il personaggio antipatico. Non vi è ostentazione, ma la fotografia di una quotidianità che per ovvie ragioni non potrebbe mai rientrare nel concetto di normalità.
Ricercare qualcosa che accomuni la vita della Georgina Rodriguez di oggi a quella della stragrande maggioranza di chi guarda la serie sarebbe un tentativo ipocrita oltre che vano. Soy Georgina non è una serie pretenziosa, ma si limita a mostrare uno spaccato a tinte rosa di una vera Cenerentola moderna. E va bene così.