The Duchess, Valerie, Home for Christmas. Sono diverse le produzioni che Netflix dedica alle donne, attraverso uno sguardo contemporaneo e attento verso la figura femminile. Le protagoniste delle serie tv presenti sulla piattaforma rappresentano tutte le categorie e chiunque può facilmente trovare il suo alter ego semplicemente sfogliando il catalogo.
Trentenni, autonome e indipendenti, in carriera, più o meno disastrate. Un ritratto veritiero, talvolta impietoso, talvolta edulcorato, di quella delicata e importantissima fase della vita che concerne il passaggio definitivo dalla post-adolescenza alla vita adulta vera e propria.
The Duchess
The Duchess narra della vita di una giovane donna canadese, trasferitasi nel Regno Unito per amore, madre di una bambina, intenzionata ad avere un secondo figlio a tutti i costi. Da qui, mille peripezie, alcune al limite della legalità, altre del buongusto, nella speranza di rimanere incinta. Georgiana, la protagonista, è cinica, egoista, presuntuosa, persino cattivella. Tra le sue passioni, la haute couture e la chirurgia estetica. E sé stessa.
È il prototipo della donna che si è fatta da sé e, dopo aver trovato il grande amore, deve ricostruire tutto da capo. Ancora una volta, da sola. Per farlo, ha messo a tacere il cuore e si è trasformata in una persona all’apparenza arida e senza scrupoli. Può piacere o meno, ma anche dietro quella scorza si nasconde una donna in cerca d’amore e del suo centro.
Valeria
Valeria è la protagonista di un’altra serie Netflix incentrata sulle trentenni di oggi. Scrittrice alle prese con una carriera allo sbando e impigliata in una storia giunta al capolinea, ha perso di vista sé stessa e fa fatica a ritrovarsi. Una sensazione comune a tante donne realizzate, che vedono sgretolarsi improvvisamente ciò che hanno costruito. Un salto a ritroso, che le riporta alla dimensione di ventenni insicure e spaurite, ma di anni ne hanno almeno dieci in più e devono fare i conti con la realtà, con la società, con l’orologio biologico. Soprattutto, devono fare i conti con sé stesse e imparare ad ascoltarsi, forse persino a conoscersi, per capire da dove ripartire.
Home for Christmas
Johanne, la protagonista di Home for Christmas, è alla ricerca di un fidanzato. Non per sua volontà, ma per sfuggire alle discriminazioni messe in atto dalla famiglia. È l’unica ancora single e a tavola le viene riservato il posto accanto ai bambini. Per sfuggire allo scenario imbarazzante, va alla ricerca rocambolesca di un compagno di vita o anche solo da sfoggiare la sera di Natale, onde arginare la pressione dei familiari.
Netflix fa luce sulle aspettative della società
Home for Christmas offre una lettura divertente e ironica della donna trentenne che non ha atteso le aspettative della società. Gli amici sono tutti sposati con figli, l’ex fidanzato è in procinto di convolare a nozze. I colleghi di lavoro le rifilano i turni notturni e festivi perché è l’unica a non avere figli e marito ad attenderla a casa.
Vorrebbe sentirsi come tutte le altre, ma combatte con le insicurezze e le ferite da rimarginare. È sfiduciata, ma non si chiude in sé stessa: si butta nella mischia e osserva lo scenario deludente che la circonda. Nonostante ciò, ci prova e ci riprova, anche se i risultati non sono granché positivi. Una lettura realistica e impietosa della percezione della società nei confronti di chi non ha ancora trovato l’anima gemella.
Le donne targate Netflix
Le serie sono ambientate in tre Paesi diversi, rispettivamente Regno Unito, Spagna e Norvegia. Tre culture diverse e tre modi di vivere diversi. Tutti accomunati, però, dalle aspettative esterne che rischiano di compromettere quelle interne, fino a minare la fiducia in sé stessi e l’autostima.
Netflix tratteggia un ritratto di donna assolutamente contemporaneo e veritiero. Chiunque può rispecchiarsi nelle protagoniste e scegliere quella più affine o quella più distante, ma comunque istruttiva. L’universo femminile è esplorato dalla piattaforma in lungo e largo e rappresenta tutti gli aspetti di questo momento storico.
Il racconto non è eccessivo, surreale, poco credibile. Tutt’altro. È tremendamente attendibile, una riproduzione fedele della figura della donna contemporanea. Un plauso va, poi, all’assenza di giudizio. Le protagoniste non sono mai messe in posizione scomode, non vengono giudicate. Netflix le racconta a chi le guarda, senza esporle a una sentenza. Una chiave interessante e moderata, che regala una visione piacevole, accompagnata da stimolanti riflessioni.