Massimiliano Rosolino è un campione olimpico di nuoto con un medagliere di tutto rispetto. Ha concluso da diversi anni la sua carriera agonistica e, appesi gli occhialini al chiodo, si è votato alla televisione. Diverse le partecipazioni a programmi televisivi, da Ballando con le Stelle a Pechino Express, così come in vesti di opinionista in vari salotti, fino ad approdare alla conduzione con Ninja Warrior e Un dolce da maestro.
Dalla vasca, in in cui ha gareggiato per quindici anni, è approdato a L’Isola dei Famosi 2021 nelle vesti di inviato. Il reality show di sopravvivenza in onda su Canale 5 e condotto da Ilary Blasi è al rush finale. Un’edizione intrisa di tanti volti sconosciuti (pochi famosi), di litigi a tutto spiano e di poco spirito di sopravvivenza tra i naufraghi, di ricerca delle telecamere per dare il peggio di sé e attaccare l’uno o l’altro antagonista senza limiti. In queso bailamme, a salvarsi, oltre la conduttrice, si erge la statuaria – riferito all’altezza e non solo – figura di Massimiliano Rosolino, appunto inviato dall’Honduras.
Massimiliano Rosolino, arbitro imparziale
L’inviato rappresenta il collante tra lo studio e Cayos Cochinos, è il conciliatore durante le dirette tra gli spettatori e gli attacchi famelici (non solo per la fame patita) del gruppo dei concorrenti. Bene, il campione Rosolino ha ben svolto il suo ruolo. E’ arbitro imparziale nei giochi sulla spiaggia honduregna, capace di sedare le risse durante le dirette e sempre elargisce il suo sorriso, anche quando viene bonariamente bacchettato dallo studio. E’ successo, infatti, che qualche volta, a causa delle difficoltà di collegamento, non sia stato solerte nell’espletare le richieste dello studio.
Puntata dopo puntata, svolge il suo compito con linearità. Non recita il ruolo del famoso (lui, sì che lo è), non indugia davanti alle telecamere, non ruba spazio ai concorrenti. Sa come placare le ire degli affamati scalmanati, seduti in Palapa, pronti ad affilare le armi pur di contendersi lo spazio televisivo. E in questa edizione non è facile destreggiarsi tra tante fauci urlanti.
Rosolino nel cast de L’ultima gara
Riesce a mantenere un aplomb tipico di chi non deve dimostrare nulla, sa stare dentro la sua corsia, retaggio dei tanti anni passati in vasca. Nella consapevolezza del suo ruolo, porta a casa il suo compito, nell’attesa di altre esperienze televisive. Intanto il 3 giugno su Canale 5 lo vedremo ne L’ultima gara, docufilm diretto e interpretato da Raoul Bova, dedicato alla storia di Manuel Bortuzzo, il nuotatore rimasto paralizzato in seguito a un colpo di pistola alla schiena.