Nel 2018 i Måneskin cantavano ‘quindi Marlena torna a casa’. Adesso a casa ci sono tornati loro. Martedì 1 febbraio sono stati ospiti della prima serata del Festival di Sanremo 2022. Un ritorno atteso dai fan della band più richiesta al mondo. In meno di un anno hanno scalato qualsiasi classifica e conquistato i palchi più importanti del pianeta. Una crescita incredibile, inaspettata e inarrestabile.
Se nei giorni scorsi la stampa ha fatto notare l’assenza di ospiti internazionali, è d’uopo sottolineare che in questa edizione nessun ospite internazionale avrebbe potuto eguagliare l’impatto mediatico dei Måneskin a Sanremo 2022. Titolati a ‘batterli’ sarebbero stati solo grandissimi nomi della musica mondiale.
L’arrivo dei Måneskin a Sanremo 2022
Per la loro ospitata, Damiano, Victoria, Ethan e Thomas hanno scelto un arrivo insolito: a bordo di una golf car guidata da Amadeus, che, prima di portarli all’Ariston, si è prestato a un breve giro turistico nelle vie limitrofe al teatro.
I Måneskin son tornati a casa con i loro 4 miliardi 300 milioni di streaming, 40 milioni di copie vendute in tutto il mondo, una quantità innumerevoli di dischi di platino, i primi posti delle classifiche inglese e statunitense e l’ingresso nelle classifiche di 60 Paesi. Da non dimenticare, l’apertura del concerto dei Rolling Stones e le varie ospitate nei late show a stelle e strisce. Un record dopo l’altro.
Zitti e buoni e Coraline
Il primo pezzo è Zitti e buoni, la canzone con cui hanno vinto Sanremo 2021, da cui tutto è partito. Un‘esibizione energica, rock, come solo loro sono fare. La seconda, invece, è di tutt’altro registro. Damiano canta una intensa Coraline, che sul finale vede i quattro schierati uno accanto all’altro sul palco, immobili, per dare ancora più forza a un testo potente.
La commozione di Damiano David
Il pubblico in platea e in galleria premia il gruppo con una lunga standing ovation e l’emozione ha il sopravvento. Damiano David si commuove e si appoggia sulla spalla di Amadeus. Forse un pianto liberatorio di gioia, forse lo sfogo dopo l’interpretazione di una canzone toccante.
A emergere, la purezza di questi quattro ragazzi partiti da Roma e arrivati ‘sopra il tetto del mondo’, per citare Aamdeus. Quattro artisti che, nonostante i successi e una vita tutt’altro che ordinaria, tornano sul palco dell’Ariston e si emozionano ancora. Chapeau.