Nel settembre 2018 Mara Venier ha fatto ritorno in quella che era stata la sua casa per diversi anni, ovvero Domenica In. Sin da subito, la conduttrice ha macinato ascolti su ascolti, riguadagnando l’appellativo di Signora della domenica. In poche settimane, ha restituito al programma di Rai1 lo smalto che nelle ultime stagioni aveva un po’ perso, dando del filo da torcere alla Domenica Live di Barbara D’Urso su Canale5.
Gli ascolti di Domenica In
In termini di ascolti, l’edizione 2018-2019 targata Venier ha chiuso a una media stagionale pari a 2.800.000 telespettatori (17,50%). Per ritrovare lo stesso risultato bisogna andare a ritroso fino alla stagione 2011-2012, condotta da Massimo Giletti e Lorella Cuccarini (share 16.60%), il risultato più alto del decennio. Nella stagione attualmente in onda viaggia su una media che supera abbondantemente i 3 milioni.
I numeri non sono tutto, certo, ma sono l’indice del gradimento da parte del pubblico e, spesso, il frutto di un rapporto solido e corroborato con quest’ultimo. A settembre 2018, la Venier si è ripresentata in studio sulle note di ‘Io sono ancora qua’ di Vasco Rossi, nonché sigla del programma. Una scelta non casuale, forse persino un pizzico provocatoria: quel ‘io sono ancora qua’ ha un senso di rivalsa dopo l’allontanamento dalla Rai negli anni precedenti.
Il rapporto con il pubblico
Gli anni di assenza, però, sono stati presto spazzati via dalla verve. La sua cifra stilistica è rimasta immutata, anzi, forse è persino migliorata e ci è voluto poco tempo per ritrovare l’affetto del pubblico. Un pubblico con cui coltiva un filo diretto anche sui social, tramite il suo account Instagram, con un atteggiamento da vicina di casa, più che da conduttrice.
È questa la sua forza. Mostrarsi come una donna comune, semplice, che quando non è in studio si chiude in casa per pulire il terrazzo o per preparare il pranzo al marito. Una figlia che piange quando ricorda la madre, scomparsa qualche anno fa, una nonna che si commuove quando parla dei nipoti.
La forza di Mara Venier
Ovviamente vi è dell’altro. E lo ha dimostrato, qualora ce ne fosse bisogno, nella gestione del programma durante questi mesi di emergenza sanitaria. Domenica In è un programma di intrattenimento, che nasce per tenere compagnia al pubblico a casa nel giorno di riposo per antonomasia. È un format che per sua natura richiede la presenza di ospiti, di inframezzi musicali e di pubblico in studio.
Mandare in onda un programma del genere senza ospiti e senza pubblico non deve essere stata un’impresa facile. L’emozione, specialmente nelle prime puntate quando l’allerta era altissima e il senso di angoscia attraversava l’intero Paese, era evidente. Ancora una volta, però, ha trovato la chiave giusta.
Se a Sanremo ha tolto le scarpe prima di fare la scalinata, a Domenica In Mara Venier ha abbandonato qualsiasi sovrastruttura. Ha pianto, ha riso, si è emozionata, ha tenuto compagnia grazie a una grande qualità che la contraddistingue: l’empatia.
L’empatia
Ancor prima dell’epoca Coronavirus e a prescindere dalla stessa, ha sempre mostrato una buona dose di empatia verso i suoi ospiti. Le interviste non erano mera promozione, ma regalavano dell’altro: una sfumatura, un lato nascosto, un’emozione inaspettata, una nota sussurrata che rendeva l’ospitata ancora più armoniosa.
Certo, la quantità di ‘ti voglio bene’ dichiarati a chiunque si trovi a passeggiare nel suo studio potrebbe talvolta risultare un pizzico eccessiva, ma quelle tre parole – insieme a ‘amore della zia’ – sono diventate il suo marchio di fabbrica. E va bene così. Del resto, va bene mantenere un profilo sobrio nei momenti di emergenza, ma Mara Venier è una donna di spettacolo, che sa fare il suo mestiere e, soprattutto, sa divertirsi.
Nell’ultimo periodo è stata accusata di sfuriate epocali fuori dalle telecamere e chissà, forse è anche vero. È altrettanto vero, però, che sulla sua Domenica In si possono muovere pochissime critiche, specialmente a fronte sia dei risultati sia della professionalità dimostrata in questi mesi. Insomma, meglio una Mara Venier un po’ riottosa ma capace, che una conduttrice insipida ma incompetente.
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