Dopo la candidatura ai Golden Globes, Laura Pausini è nella shortlist dei Premi Oscar 2021 con la canzone Io sì/Seen, colonna sonora del film di Netflix La vita davanti a sé (The Life Ahead), con protagonista Sophia Loren e diretto dal figlio Edoardo Ponti.
Nella shortlist della categoria Best Original Song (Migliore Canzone Originale) sono state inserite quindici canzoni, che si ridurranno a cinque per la nomination finale. Il risultato della scrematura verrà comunicato il prossimo 15 marzo, giorno in cui si avrà la lista ufficiale dei candidati all’ambitissima statuetta. La cerimonia di premiazione, invece, è stata spostata a domenica 25 aprile.
Mai come in questo caso, l’importante è partecipare. Certo, rientrare ta i 5 candidati e, ancor di più, aggiudicarsi il Premio Oscar sarebbe meglio, ma fino a qui i risultati ottenuti sono decisamente importanti.
Sin dalla sua genesi, Io sì/Seen era destinato a raccogliere successi. Il brano nasce dalla collaborazione di Laura Pausini con Niccolò Agliardi, già autore di suoi diversi testi, e Diane Warren. 11 nomination agli Oscar, 1 Grammy Award, 1 Emmy Award, 1 Golden Globe: questa la caratura della Warren.
‘Ho creduto fin da subito in questo brano’
La Pausini non è da meno. Oltre 70 milioni di dischi venduti, 225 dischi di platino, un Grammy Award e 4 Latin Grammy Awards. Adesso concorre per il suo primo Golden Globe e per gli Oscar. Tra l’altro, Io Sì/Seen si è già aggiudicato l’Hollywood Music in Media Awards. A tale proposito, ha dichiarato: ‘Ogni traguardo che conquista Io sì/Seen è per me una grande emozione, una scossa dritta al cuore’.
‘Ho creduto fin da subito in questo brano’, prosegue, ‘ho voluto lavorare personalmente al testo italiano insieme a Niccolò Agliardi per trasmetterne integralmente lo spirito. Ottenere oggi una nomination ai Golden Globes come Miglior canzone originale è un’emozione per me indescrivibile e, ancora una volta, un onore poter rappresentare l’Italia nel mondo’.
La carriera internazionale di Laura Pausini
Rappresentare l’Italia nel mondo. Sì, perché Laura Pausini fa questo sin dalla sua vittoria a Sanremo nel’93 con La solitudine. Sin da subito, costruisce una carriera internazionale. I confini dello Stivale sono troppo stretti e parte alla volta dell’Europa, ma anche dell’America Latina e degli Stati Uniti. Un viaggio senza fine che la consacra l’artista italiana più conosciuta nel mondo, in grado di raggiungere qualsiasi obiettivo. Nel mentre, inanella una serie di apparizioni televisive in qualità di coach a The Voice Messico e The Voice Spagna.
Se dovessimo scegliere un’immagine per descrivere Laura Pausini, sarebbe quella di un treno ad alta velocità che non fa fermate. Un treno che da ventotto anni prosegue ininterrottamente la sua corsa e che adesso si appresta a conquistare l’ultimo dei premi, il più ambito, il più conteso.