Le donne vendute per una manciata di spicci, trattate come bestie, buone solo a sfornare figli. E’ il quadro che emerge da La Sposa, la nuova fiction di Rai 1 con Serena Rossi e Giorgio Marchesi, in onda con la prima puntata domenica 16 gennaio 2022. Un ritratto tanto realistico quanto cupo della condizione della donna nell’Italia degli anni ’60.
Sinossi della fiction
Maria (Serena Rossi) vive in un paesino calabrese. Proviene da una famiglia povera, in gravissime difficoltà economiche anche a causa della morte prematura del padre. Nonostante lavori senza sosta, i soldi non sono sufficienti neanche a pagare l’affitto e, per evitare che la madre e i due fratelli perdano la casa, accetta di sposare il rozzo agricoltore veneto Vittorio Bassi (Maurizio Donadoni). In cambio, chiede che il futuro marito provveda alle spese della famiglia e agli studi del fratello Giuseppe. In realtà, Bassi trae Maria in inganno perché non diventerà sua moglie, ma la sposa del nipote Italo (Giorgio Marchesi).
Quando Maria arriva nelle campagne venete, l’opportunità di un futuro migliore si trasforma in un incubo. Vittorio la considera una macchina da lavoro, la tratta come una serva e non le riserva alcun riguardo. Italo la rifiuta e non ha alcuna intenzione di instaurarci un rapporto. L’ambiente circostante, poi, è tutt’altro che accogliente: l’ostilità è di casa ed è una lotta continua tra gli obblighi coniugali e lo sconforto.
Malgrado le difficoltà, i soprusi, le umiliazioni, Maria non cede, non scappa, non cerca una via di fuga. Maria resiste, ma non si fa sottomettere. E’ coraggiosa, e grazie al coraggio che la contraddistingue, tiene testa a Vittorio. Poco alla volta, mette in luce le sue capacità e prova a dare una svolta alla sua nuova vita. Anche Italo inizia a fidarsi di lei.
Recensione de La Sposa
La Sposa, però, non è soltanto la storia romanzata di una donna che riesce a prendere una nuova direzione, ma lo spaccato di una durissima realtà che non è frutto di abili scrittori e sceneggiatori. E’ la fotografia, cruda e priva di orpelli, di un passato neanche troppo lontano che ha segnato intere generazioni e rallentato l’evoluzione socio-economica del Paese.
A fare da sfondo, infatti è la condizione della donna, destinata a sacrificare la propria vita in nome della prole, del lavoro nei campi, non meritevole di parola né di rispetto da parte del coniuge.
La Sposa trasferisce sullo schermo la storia di migliaia, milioni di donne che hanno vissuto sulla propria pelle lo scotto di essere nate donne in una società che le considerava alla stregua delle bestie da soma.
Quando si siede al tavolo con Vittorio per contrattare gli accordi del matrimonio, fa presente di lavorare come un uomo. ‘Ma non sei un uomo, sei una donna. Li sai fare i figli?’, risponde Bassi. Una battuta che racchiude secoli di retaggi.
Tuttavia, in questo susseguirsi di mortificazioni e offese, emerge un barlume di speranza. Poco prima di abbandonare la Calabria e la famiglia d’origine, Maria dice al fratello: ‘Pure Presidente della Repubblica puoi diventare, se ti impegni’. Una frase che anticipa la forza del un personaggio.
Serena Rossi, credibile nei panni della protagonista, regala alla sua Maria un caleidoscopio di sfumature che emergono scena dopo scena. In occasione della conferenza stampa de La Sposa, l’attrice ha definito Maria ‘una femminista inconsapevole’ e, dopo la visione della prima puntata, è difficile sostenere il contrario.
Maria non fa proclami, ma con la dolcezza, la pazienza (forse un po’ troppa, ma siamo pur sempre nelle profonde campagne italiane degli anni ’60) e perseveranza, smussa gli angoli più spigolosi del mondo che la circonda. In definitiva, La Sposa è un ritratto amaro – ben scritto, ben girato e bene interpretato – di ciò che stato. Un pugno nello stomaco, ma proprio per questo imprescindibile.
Photo credits: Endemol Shine Italy