La conferenza stampa, su RaiPlay il nuovo programma di Giovanni Benincasa – Recensione

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Stefano De Martino, ospite della prima puntata de La conferenza stampa, su RaiPlay

Giovanni Benincasa è tornato con La conferenza stampa. Dopo aver scardinato la televisione con Una pezza di Lundini, il geniale autore è alle prese con un nuovo format, disponibile dallo scorso 30 novembre su RaiPlay. L’ospite della prima puntata, disponibile sulla piattaforma, è Stefano De Martino.

La conferenza stampa, il format

In ogni puntata, 300 ragazzi tra i 15 e i 20 anni incontrano personaggi del mondo dello spettacolo, della politica, del giornalismo e dello sport. Celebrità a cui possono porre qualsiasi domanda. Fantascienza? No, pura realtà. A caratterizzare il format, l’assenza di mediazione tra uffici stampa, agenti, assistenti e lo stesso intervistato. Quest’ultimo è seduto al centro di quella che sembra essere a tutti gli effetti un’aula magna. Di fronte, la platea, pronta a metterlo sulla graticola.

Si inizia, dunque, con la sfilza di domande, che possono spaziare da un argomento all’altro, senza censura. Fondamentale la voglia di stare al gioco da parte di chi è chiamato a rispondere alle curiosità degli astanti. In sottofondo, la voce di Giovanni Benincasa, deus ex machina e coordinatore a latere con il suo «cambio». Su un lato dello schermo, il backstage, che mostra la tradizionale frenesia di qualsiasi conferenza stampa che si rispetti.

Ogni puntata consta di trenta minuti di botta e risposta in cui l’ospite si racconta, lasciandosi andare a confessioni, ma anche a momenti di ilarità. Tra gli ospiti delle prossime nove puntate, la cantante Ariete, l’attore Federico Cesari e il conduttore Valerio Lundini.

Recensione de La conferenza stampa

Ancora una volta, Benincasa fa centro. La conferenza stampa mostra il bello – ma non il brutto – di un incontro con le celebrità. È interessante almeno per due ragioni. Il primo, dà la possibilità ai ragazzi di chiedere qualsiasi cosa e al personaggio di raccontarsi come non ha mai fatto prima. Senza ansie né paletti. Il secondo, cela una critica intelligente e tagliente alle classiche conferenze stampa.

Chi le frequenta sa che dare sfogo a qualsiasi curiosità è quasi impossibile. Questo perché l’intervistato solitamente si sottopone alla raffica di domande solo perché è in promozione. Dunque è prevedibile che le domande verteranno sul film, sul programma, sulla vittoria sportiva, sull’ultimo libero scritto, sul programma politico e così via.

Ne La conferenza stampa, invece, il canovaccio salta e si parte subito a razzo con domande che possono andare dalla carriera alla vita privata. E il primo a voler rispondere è proprio l’intervistato. Volendo fare un parallelismo con le classiche interviste televisive, qui non è detto che le domande siano accomodanti né che siano finalizzate a incensare l’ospite di turno.

Ancora, mentre scorrono i titoli di coda, compare un sedicente giornalista impegnato a fare un breve resoconto di quello che è appena andato in onda. È evidente che il ‘professionista’ non sia all’altezza del ruolo e parli nell’indifferenza generale. Il colpo di genio, però, arriva un momento prima del gran finale: mentre il giornalista prova a completare il collegamento, l’utente decide di interrompere la visione, passando alla puntata successiva. Come schiaffare in faccia la realtà senza troppi giri di parole. Chapeau.

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