Fedez asso pigliatutto? Forse. Il cantante, produttore e imprenditore digitale avrebbe registrato il dominio Fedezelezioni2023. Un nome curioso, che farebbe pensare a un suo ingresso in politica, in previsione delle elezioni del 2023. La notizia ha occupato gran parte della giornata di mercoledì 10 novembre, ma dal diretto interessato ancora alcun commento. Se la discesa in campo di Federico Lucia fosse confermata, si tratterebbe di un nuovo capitolo da aggiungere alla nutrita biografia dell’artista. Tuttavia, non risulterebbe una sorpresa inaspettata.
Fedez è da sempre impegnato nelle battaglie che gli stanno a cuore. Negli anni, in decine di occasioni è stato protagonista di accese liti con esponenti politici di rilievo nazionale. Una battaglia senza esclusione di colpi condotta sia in tribunale sia sui social (financo in TV, vedi il Concerto del Primo Maggio).
L’impegno politico e sociale
Ed è proprio sui social che negli ultimi anni ha amplificato il proprio impegno politico, sebbene in vesti di ‘semplice’ cittadino. Durante il lockdown con la moglie Chiara Ferragni ha dato vita a una raccolta fondi che ha permesso di costruire un reparto di terapia intensiva in sole due settimane. A dicembre 2020, i due sono stati insigniti dell’Ambrogino d’oro. In tempi più recenti, ha sostenuto in prima persona la raccolta firme per il referendum a favore dell’eutanasia legale e il DDL Zan.
Tanto osannato quanto criticato, Fedez ha scelto l’esposizione mediatica come vademecum. Davanti al dibattito pubblico non si nasconde dietro un dito né fa spallucce, anzi, talvolta lo alimenta esponendo le proprie ragioni. Una presa di posizione e un atto di coraggio spesso criticati dai detrattori. Allo stesso tempo, però, è un punto di riferimento – o almeno prova a esserlo – per le nuove generazioni e non solo, che nel cantante trovano una via per far sentire la propria voce.
Il suo impegno in politica – pur sempre da semplice cittadino – va di pari con la sua carriera artistica, sempre più densa e costellata di piccole e grandi tappe conquistate anche insieme alla moglie. Il 9 dicembre uscirà su Amazon Prime Video la serie The Ferragnez, in cui si racconterà la quotidianità della famiglia Lucia Ferragni, ça va sans dire. Nel 2021 si è classificato secondo al Festival di Sanremo con Chiamami per nome in coppia con Francesca Michielin, ha condotto il successo di Amazon LOL – Chi ride è fuori e ha pubblicato l’album Disumano, in cui critica aspramente anche la politica.
Semplice boutade?
Viene quindi da chiedersi se la registrazione del sito Fedezelezioni2023 sia espressione di una reale volontà di entrare in politica o se si tratti, invece, di una mera boutade (anche) per promuovere il disco. In passato, a chi gli chiedeva se la politica rientrasse nei suoi piani, Fedez ha sempre risposto di no. Una ragione in più per pensare che si tratti di semplice battage pubblicitario.
Se, invece, decidesse di imbarcarsi nell’impresa impossibile di cambiare la politica italiana, quantomeno provarci, non rimarremmo stupiti e per due ragioni. La prima, ha dimostrato di riuscire ad accendere i riflettori su questioni spinose. La seconda, prima di lui un altro artista ha appeso i lustrini al chiodo in favore di comizi e accordi politici: Beppe Grillo.
Vi è poi una terza considerazione. I Ferragnez sono davvero la coppia reale italiana: amati, capaci, potenti. E sono giovani, molto più giovani della maggior parte dei politici italiani. Se Fedez, quindi, decidesse di tentare la via della politica si griderebbe allo scandalo? No, al massimo, se si rivelasse un’esperienza deludente, tornerebbe alla sua vita di artista e imprenditore. Insomma, sarebbe l’ennesimo tassello di una carriera in costante evoluzione.