Eurovision 2022 è finalmente entrato nel vivo. Il Turquoise Carpet di domenica 8 maggio ha inaugurato la 66esima edizione della competizione, che avrà inizio martedì 10 su Rai 1. La passerella, trasmessa in diretta streaming su RaiPlay, ha visto sfilare le delegazioni dei 40 Paesi in gara. Al timone dell’evento, i conduttori Carolina Di Domenico e Gabriele Corsi, coadiuvati da Mario Acampa e Laura Carusino.
Si è trattato dell’atto introduttivo dell‘evento internazionale che l’Italia aspettava da ben 31 anni. Una grande occasione per la TV nostrana, che per un’intera settimana ha i riflettori puntati. Un modo per dimostrare che anche il Belpaese è in grado di mettere in piedi un grande evento e condurlo nel migliore dei modi. Il Turquoise Carpet di Eurovision 2022 ha dimostrato, invece, che l’Italia non riesce a discostarsi dal provincialismo di cui è impregnata.
L’Italia e i problemi con l’inglese
La manifestazione inizierà martedì 10, ma anche il ‘tappeto rosso’ ha una sua dignità proprio in quanto ‘fischio d’inizio’. Dunque, ci si aspetta che per uno spettacolo di tale portata vengano scelti personaggi che abbiano dimestichezza con l’inglese. Purtroppo così non è stato.
Gabriele Corsi è un bravissimo conduttore, ma l’inglese non è il suo pane quotidiano. Lo ha dimostrato nei brevi scambi di battute con gli artisti che man mano lo hanno raggiunto all’inizio del Turquoise Carpet. Poca dimestichezza nel leggere le cartelline di ciascun Paese, scivoloni, silenzi, frasi senza senso.
L’anno scorso è stato un ottimo commentatore e lo sarà anche quest’anno, ma forse condurre la fascia interamente in inglese era un po’ troppo. Far parte di Eurovision 2022 è un privilegio, dunque qualche ripetizione prima del debutto sarebbe stata una buona idea. Non è necessario essere madrelingua, ma andare al di là del ‘de pen is on de teibol’ sì.
Mario Acampa, l’outsider di Eurovision 2022
Un esempio tangibile è Mario Acampa. Parla inglese fluentemente, è in grado di fare battute (e di capirle!) oltre ad avere ottimi tempi televisivi. Aveva già dato prova della propria bravura in occasione dell’Allocation Draw, il sorteggio per le semifinali di Euorivision 2022. Sul Turquoise Carpet ha accolto gli ospiti alla fine della passerella, appena prima che facessero ingresso alla Reggia di Venaria. Il perché la televisione italiana non lo sfrutti a dovere è un grande mistero.
Dopo aver assistito al Turquoise Carpet risulta ancora più chiara la ragione per cui la scelta dei conduttori di ESC 2022 sia ricaduta su Alessandro Cattelan, Mika e Laura Pausini. Al di là del richiamo internazionale, la TV italiana ha penuria di presentatori che parlino inglese. Un’assurdità nel 2022, visto che anche i francesi – nazionalisti come pochi – si sono convertiti alla lingua più parlata al mondo.
Più che la grandezza di cui è capace, la televisione nostrana ha dimostrato i limiti da cui è governata. E’ accettabile che i conduttori non conoscano almeno una lingua straniera? No. E’ accettabile che per l’Eurovision non si parta dalla lingua ufficiale? No. L’augurio è che per il prossimo evento internazionale il livello di inglese necessario per essere inseriti nei papabili sia da Mario Acampa in su.