Non succede, ma se succede…è successo. I Måneskin hanno vinto l’Eurovision 2021, battendo Francia e Svizzera, rispettivamente seconda e terza classificata. Con la loro Zitti e buoni hanno infiammato il palco di Rotterdam e hanno regalato all’Italia la vittoria dopo 31 anni. Soprattutto, hanno aperto una nuova era.
Un’era che è stato possibile intravedere già nel 2019 con Mahmood. La sua Soldi aveva conquistato il secondo posto, facendo ben sperare che il tricolore, prima o poi, potesse tornare primeggiare in Europa. All’Eurovision Song Contest Damiano, Victoria, Ethan e Thomas hanno portato la loro musica, distante dallo stereotipo di pizza e mandolino, quindi lontana dal tradizionale ‘bel canto’.
‘Rock will never die’ ha urlato il frontman Damiano David quando ha imbracciato il premio. A regalare la vittoria ai Måneskin, però, non è stato solo il rock. A Rotterdam i quattro hanno portato energia, ma soprattutto qualcosa di nuovo, a dimostrazione del fatto che l’Italia è in grado di comunicare a prescindere dai clichés.
L’Italia unita come nel 2006
Sul fronte europeo, plauso generale. Su quello italiano, un vero e proprio tripudio. Se fino all’anno scorso, l’Eurovision era appannaggio di appassionati e addetti ai lavori, adesso è un evento che accomuna tutta la platea televisiva e non solo. L’Italia è risultata unita come ai mondiali. La vittoria dei Måneskin, infatti, ha ricordato quella della Nazionale del 2006.
Gli ascolti di Eurovision 2021
Sul piano degli ascolti la finale dell’Eurovision 2021 ha raccolto 4.512.000 telespettatori, pari al 25% di share. Numeri record per la manifestazione, che adesso si appresta a diventare – si spera – un vero e proprio evento anche in terra italica. Come da regolamento, il Paese vincitore ospita l’edizione dell’anno successivo, dunque l’Italia ospiterà l’Eurovision 2022 e sono diverse le città in lizza. Con molta probabilità, la scelta ricadrà su Milano o Roma, forse Torino, anche se la conferma ufficiale arriverà nelle prossime settimane.
Gabriele Corsi e Cristiano Malgioglio
‘Non succede, ma se succede mi scambierò i vestiti con Cristiano Malgioglio’, ha affermato Gabriele Corsi durante la conferenza stampa prima della finale. Alla fine è successo e i due conduttori si sono scambiati davvero gli abiti di scena in diretta televisiva. Un momento divertente, ilare, che ha chiuso una telecronaca condotta con la giusta leggerezza e competenza.
La coppia Corsi-Malgioglio era alla sua prima prova e entrambi si sono dimostrati all’altezza del ruolo. Da diverse stagioni, Gabriele Corsi è il conduttore di Deal With It, su Nove; Cristiano Malgioglio è ospite ricorrente in vari programmi televisivi, da Rai a Mediaset, passando per TV8 e Nove.
Insieme sono risultati affiatati, bene amalgamati, divertenti al punto giusto. Forse un po’ ‘troppo in scena’, nella misura in cui con i loro commenti coprivano il parlato originale dei conduttori olandesi, ma è sempre Rai 1, non tutti parlano inglese e la traduzione diventa obbligatoria.
Al netto di tutto, la vittoria dei Måneskin all’Eurovision 2021 entrerà nella storia: sono giovanissimi, amati dal pubblico della loro età, ma non solo. Dopo aver trionfato a Sanremo, adesso conquistano l’Europa e chissà quali altre vette raggiungeranno, ma tempo al tempo. Intanto il loro primo posto è una grande occasione per l’Italia, che adesso – si spera – inizierà ad apprezzare l’Eurovision Song Contest, l’evento musicale più importante al mondo, al pari del vecchio caro Festival di Sanremo.
Photo credits: Ufficio stampa Måneskin