L’estate 2021 di Rai 1 si è aperta con Dedicato, il nuovo programma condotto da Serena Autieri, in arrivo subito dopo Unomattina Estate con Barbara Capponi e Gianmarco Sicuro. Il titolo svela il suo intento: la dedica è al centro del format. La sigla, cantata dal vivo dalla conduttrice, richiama la colonna sonora di La La Land, il film Premio Oscar con Ryan Gosling e Emma Stone.
I protagonisti di Dedicato sono personaggi famosi e persone comuni, a cui la conduttrice dedica una canzone legata a un ricordo o finalizzata a suscitare un’emozione. Ricorda Canzone segreta, condotto da Serena Rossi, non solo nell’obiettivo, ma anche nella conduzione.
Serena Autieri canta, canta, canta
Serena Autieri è scoppiettante, forse tesa, e l’entusiasmo è direttamente proporzionale al tono della sua voce. Sin dal suo ingresso in studio, canta. Canta la sigla, canta le canzoni, canta per dare ritmo, canta per riempire i secondi di silenzio in attesa del collegamento con l’inviato, il bravo Domenico Marocchi. Canta sempre, forse anche troppo.
Dediche frettolose, complimenti a profusione
La prima parte del programma è un susseguirsi di dediche frettolose a persone comuni. Una canzone dopo l’altra, intonate sempre dalla padrona di casa, ça va sans dire, che però non hanno neanche il tempo di sedimentare perché bisogna subito di andare oltre. Si passa così all’ospite della prima puntata, l’amica e collega Tosca D’Aquino. Tra siparietti in napoletano e filmati di repertorio, l’intervista è un fiume di complimenti reciproci, forse per stemperare la tensione del debutto, ma un po’ too much.
In studio è presente Gigi Marzullo, ormai volto televisivo estremamente pop, che si spertica in complimenti verso la padrona di casa. ‘Il sole è in tutta Italia, ma qui nello studio di Saxa Rubra…Hai imparato anche a fare la conduttrice, ma come fai?’, dice. La Autieri non vuole parlare di sé e gli chiede: ‘Qual è il segreto dell’amore?’. ‘La sincerità’. ‘Davvero? Che bella la sincerità!’. Ecco, vorremmo dire: che bella la banalità?!
Canzone Segreta e Oggi è un altro giorno
Se l’anno scorso con C’è Tempo Per… i telespettatori rischiavano di appisolarsi davanti al televisore, quest’anno saranno travolti da un’ondata di entusiasmo, a tratti eccessivo. In medio stat virtus. Una prima puntata non è sufficiente a giudicare un programma appena iniziato, ma le assonanze con Canzone Segreta sono diverse, con la differenza che in quel caso si trattava di un prime time.
Qui l’elemento canoro occupa gran parte del racconto, che, svuotato delle note, risulta un programma di interviste e collegamenti, molto simile alla prima parte di Oggi è un altro giorno. Non sarebbe stato meglio proseguire su quella scia, vincente anche in termini ascolti?
Dedicato, poi, sembra rivolgersi a una fascia di pubblico anziana, in linea con Rai 1, forse anche distratto, ma se la Rai vuole allargare la propria platea, è forse il caso di ripensare determinati format in ottica davvero generalista. Al momento, purtroppo, Dedicato sembra più un riempitivo che un’idea originale su cui puntare per il futuro. Tanta musica alle 10 del mattino, così costruita, può realmente fidelizzare il pubblico della ammiraglia?