Alta Infedeltà torna con una nuova stagione a partire dal 14 maggio 2021. Le puntate, disponibili sulla piattaforma Discovery+, raccontano il tradimento all’interno di una coppia. In tempi di pandemia, è d’uopo chiedersi come sia cambiato il modo di venir meno alla promessa di fedeltà e in che termini.
Prodotto da Stand By Me, ogni puntata di Alta Infedeltà coinvolge tre protagonisti, ovvero la coppia e il terzo incomodo. L’amante, il tradito e il traditore descrivono il proprio punto di vista e con la loro testimonianza contribuiscono alla ricostruzione della vicenda. La storia alla base della narrazione è vera, ma è resa fruibile ai telespettatori grazie al coinvolgimento di attori che danno il volto a ciascun protagonista.
Il canovaccio di ogni tradimento è sempre lo stesso, proprio come nella vita reale. Indizio dopo indizio, fa capolino il sospetto, fino a quando il tradimento viene a galla e rischia di far scoppiare la coppia. I partner, messi di fronte alle proprie responsabilità e, di conseguenza, alla scelta più difficile, devono decidere se perdonare o dirsi addio.
Alta Infedeltà – Nuovi modi di tradire
La nuova stagione di Alta Infedeltà, denominata Nuovi modi di tradire, vede al centro del racconto l’amore infedele in un momento storico in cui gli spostamenti sono limitati e la convivenza forzata non sempre si rivela un’occasione di crescita.
A caratterizzare le nuove puntate, infatti, è l’ambientazione temporale: prevalentemente durante il lockdown, mesi in cui la convivenza forzata ha irrobustito tanti rapporti, ma ne ha indebolito altrettanti. Inoltre, sono diminuite le possibilità di nuovi incontri. Ecco, dunque, entrare in gioco i social, le app di incontri e tutti quegli espedienti che hanno iniziato a far parte del quotidiano.
Uno sguardo sulla realtà
Alta Infedeltà è alla sua sesta stagione e in questi anni ha raccontato centinaia di storie, talvolta singolari, talaltra piuttosto comuni, in cui chi più chi meno può o potrebbe rispecchiarsi. Il pregio del format risiede nel fornire un affresco della realtà, persino estrema, che induce il telespettatore alla riflessione e, forse, anche a mettersi in discussione.