Martedì 18 maggio 2021 si apre con una triste notizia: la morte di Franco Battiato. Il Maestro aveva 76 anni e si è spento a Milo, in provincia della sua Catania, dopo una lunga malattia. La notizia si è diffusa velocemente, la famiglia ha confermato, specificando che le esequie si terranno in forma privata.
Franco Battiato era uscito dalla scene già da tempo, nel 2019, come da tempo si vociferava di una sua malattia, mai specificata, che lo costringeva a vita privata. Le domande sulle sue condizioni di salute erano cicliche, ma la famiglia ha sempre mantenuto il massimo riserbo.
Il genio di Franco Battiato
L’eredità artistica che Franco Battiato lascia ai posteri è immensa. Artista illuminato, intellettuale, profondo conoscitore del presente e visionario, la sua musica è il manifesto del suo genio. Da Centro di gravità permanente a La Cura, passando per Voglio vederti danzare, nella sua carriera ha pubblicato trenta album.
Capace di mischiare pop e musica classica, i suoi brani sono caratterizzati da una sonorità riconoscibile. Riconoscibile e accessibile. Anche nei versi più poetici, più ermetici e più ‘alti’, Battiato sapeva arrivare a chiunque. Ed era questa la sua forza. L’arte al servizio di tutti, pur mantenendo la sua unicità.
Il suo bisogno di espressione non si è arrestato alla musica, ma ha invaso vari ambiti artistici. Genesi, Gilgamesh, Messa arcaica, sono solo alcune delle opere che ha diretto. Era anche uno stimato pittore, un artista nel senso più alto del termine, eclettico e trasversale. Decine i premi ricevuti, tra cui tre Tenco, un Nastro d’argento e una vittoria al Festival di Sanremo nel 1981 in qualità di autore con la canzone Per Elisa.